Annoverata tra le
7 Meraviglie del mondo oltre ad essere
patrimonio dell’UNESCO, Machu Picchu è un sito archeologico Inca
situato nella valle dell’Urubamba in Perù.
Vi sono diversi modi per raggiungerlo. Tra i più famosi ad esempio c’è l’Inca Trail, sicuramente bellissimo ma anche molto costoso. Pertanto, come molti altri backpackers, decidiamo di optare per
soluzioni a basso costo tramite bus locali.
Prima di tutto è necessario acquistare il
biglietto di entrata a Machu Picchu (eventualmente aggiungendo l’accesso ad una delle montagne circostanti) con largo anticipo presso l’ufficio turistico di Cusco.
Noi abbiamo pagato 72 Soles (circa 21 euro) per l’entrata Machu Picchu + Montaña, tariffa studenti (il budget indicativo non include il costo di entrata in quanto può variare a seconda di fascia di età e scalate scelte)
Iniziamo il viaggio da
Cusco comprando il biglietto per un mini
van diretto ad Hidroelectrica per circa 20 euro andata e ritorno.
Si parte alle 8 del mattino e dopo 6 ore di viaggio infernale tra curve infinite, raggiungiamo Hidroelectrica nel primo pomeriggio. Di qui proseguiamo a piedi per circa 2 ore e mezza seguendo in parte le rotaie del treno ed in parte un sentiero nel bosco. Raggiungiamo finalmente il villaggio di
Agua Calientes situato a poche centinaia di metri da Machu Picchu Pueblo, ovvero la cittadina ai piedi della montagna che offre una vasta scelta in termini di alloggio e ristorazione.
Pernottiamo infatti in un ostello pagando circa 12 euro per una camera doppia e ceniamo per circa 3,50 euro con un menù a base di antipasto di patate lesse, cotoletta con insalata e riso e persino un pancake al cioccolato come dessert.
La sveglia suona invano alle 4 del mattino successivo dato che entrambe ci giriamo dall’altra parte del letto. Per fortuna ci ricordiamo del giorno tanto atteso e riusciamo a partire per le 5 munite di torcia e buona volontà.
Dal villaggio ai controlli passaporto e biglietto impieghiamo circa mezz’ora. Da questo punto in avanti è quasi tutta salita piena di scaloni non affatto semplici.
Raggiungiamo finalmente Machu Picchu ciudadela alle 7 del mattino. Siamo ad un’
altezza di 2430m e a quest’ora il cielo ancora nuvoloso inizia a dare luce ad un panorama mozzafiato.
Iniziamo però subito la salita verso
Montaña Picchu la cui vetta si trova a 3061m. Qui l’ingresso è permesso solo dalle 7 alle 11 previo acquisto del biglietto d’entrata.
Se la salita precedente ci era sembrata difficile, questa è stata veramente una sfida personale. Il cammino è davvero molto stretto e ripido pieno di gradoni spesso scivolosi.
Per chi ne soffre, è consigliato munirsi di pastiglie contro vertigini e mancanza di ossigeno data l’altezza elevata.
Dopo 1 ora e mezza/2 ore di sola salita, raggiungiamo la vetta con tanto entusiasmo e ci troviamo nel bel mezzo del cielo, circondate da alte montagne e da un
silenzio assordante rotto solo dall’immensa bellezza della fascinoso impero Inca che giace ormai ai nostri piedi.
Abbiamo deciso di tornare a Machu Picchu Pueblo in bus (per circa 10 euro ) in quanto dovevamo essere a Hidroelectrica nel primo pomeriggio e dunque ripercorrere a piedi il sentiero lungo le rotaie del treno per circa 2 ore e mezza.
Rientriamo in ostello (Loki hostel) a Cusco in tarda serata e brindiamo alla bella ed intensa giornata appena trascorsa con un ottimo torneo di beer pong.
È stato
uno dei percorsi più emozionanti ed impegnativi di sempre, di una bellezza al di là di qualsiasi aspettativa. Sono stati 2 giorni intensissimi, dettati da un misto di adrenalina, voglia di esplorare e desiderio di raggiungere la vetta finale. Quest’ultima infatti, oltre a rappresentare un traguardo fisico, è stata il culmine di un’esperienza da sogno che attendevamo con ansia da molto tempo.
Destinazione assolutamente da inserire nella vostra lista dei desideri!