Dopo 3 mesi di viaggio,arriviamo finalmente in
Colombia. Attraversiamo la frontiera dal versante ecuadoriano passando per
Ipiales e giungiamo a
Cali, importante polo economico ed industriale della Colombia oltre ad essere famosa per la Salsa colombiana.
Qui alloggiamo presso l’ostello
“Casa Amarilla” per circa 3€ (10.000 pesos colombiani). Si tratta di un ostello piuttosto essenziale, con materasso quasi inesistente, senza acqua calda un sogno e camera piccolissima. Ma non possiamo pretendere molto visto il prezzo!
Restiamo a
Cali solo un giorno: passeggiamo un po’ per il centro, visitiamo il museo dell’oro e la
chiesa di San Antonio e la sera andiamo al cinema nel centro commerciale
El centenario per guardare il film EVEREST al prezzo di 4.000 COP. Ripartiamo in bus (20 mila COP) direzione
Armenia. Di qui prendiamo un bus locale (4000 COP) per raggiungere
Salento, nel
dipartimento del Quindío.
La cittadina sorge a 2200 m ed ha un clima caldo e umido. è famosa non solo per le
piantagioni di caffè ma anche per la presenza di un tipo particolare di
palma, detta
della cera, che è la più alta al mondo raggiungendo un’altezza di 60m. Si tratta di un piccolo villaggio coloniale caratterizzato dalla presenza di vari negozi artigianali e di tanti baretti colorati dove è possibile degustare il delizioso caffè colombiano. Si può ammirare una meravigliosa vista dall’alto del villaggio e di tutta la valle circostante, attraverso una camminata lunga ben 280 scalini.
Dalla piazza principale del villaggio prendiamo una jeep condivisa con altre 2 ragazze per raggiungere l’
ostello La Serrana. Non avendo riservato una camera, l’unica disponibile al momento è un dormitorio da 4 letti per 30.000 COP con colazione inclusa. Ostello molto accogliente e di buona qualità, vivamente consigliato.
Il giorno successivo facciamo un tour del caffè nella
Finca el Ocaso (10.000 COP), distante dal nostro ostello circa 40 minuti a piedi. Dopo una soddisfacente spiegazione circa la coltivazione del caffè, continuiamo con la raccolta dei chicchi di caffè diventando delle vere e proprie
“Coffee pickers”.
Alla fine del tour è prevista una degustazione dei vari tipi di caffè. Seppure non essendo grandi bevitrici di caffè, restiamo affascinate dall’aroma così intenso e decidiamo di comprarne un po’ per le nostre famiglie (6.000 COP a pacco).
Proseguiamo tra le verdi campagne limitrofe, e ci fermiamo per pranzo in uno dei ristorantini locali per assaggiare la famosa
trucha – trota salmonata - con riso, banane fritte e fagioli per 8.000 COP. A farci compagnia sono due ragazze svedesi molto simpatiche con le quali facciamo anche vari trekking nei dintorni e passeggiate nel villaggio.
Il giorno successivo raggiungiamo la piazza centrale di
Salento dove prendiamo una jeep d’epoca chiamata
Willys (tipiche della valle del caffè) condivisa con altra gente (forse un po’ troppa. Cercano infatti di riempire ogni spazio disponibile sia dentro che fuori in piedi) per 3.400 COP a persona. Direzione:
Valle del Cocora, situata nel
Parco Naturale Nazionale de Los Nevados - Eje Cafetero. Una volta arrivati ci troviamo di fronte a palme incredibilmente alte!
Facciamo vari percorsi, pieni di salite e discese e strade un con dei ponticelli po' instabili fatti da alberi. Il paesaggio che ci circonda è fantastico; abbiamo iniziamo il trekking dalla
“porta azul” e da lì attraversato 6 ponti fino ad arrivare all’incrocio di 2 strade dove una porta a
La Montaña e l’altra a
La casa de los colibríes. Non avendo tempo sufficiente siamo tornate indietro. Il tutto è durato 1 ora e mezza. Per effettuare un trekking completo servono dalle 3 alle 4 ore.
Prima di pranzo ci avviciniamo ad una jeep per ritornare a
Salento ma bisogna aspettare che si riempia prima di partire – 4.000 COP questa volta perché eravamo in pochi!
Ritorniamo in ostello, pranziamo e partiamo per la stazione di
Armenia dove la sera prenderemo il bus per andare nella capitale della Colombia:
Bogotà!
Senza dubbio si è trattato di un must della Colombia. Durante questi giorni ci siamo completamente immerse in
paesaggi naturali a dir poco unici. Valore aggiunto a questa esperienza, come sempre, sono state le persone incrociate lungo il percorso, davvero gentili e disponibili a dare consigli ed informazioni.