info@marsontheroad.com

Cosa vedere a Phnom Penh


  Sonia   |     22/04/2018

CONDIVIDI_ARTICOLO        



Dopo aver festeggiato il Nuovo Anno Khmer a Siem Reap  (https://www.marsontheroad.com/it/destinazioni/97/il-capodanno-cambogiano), mi dirigo verso la capitale della Cambogia: Phnom Penh.
 
Prendo un bus alle 12:30 (pagato 10$ con la compagnia Mekong Express) e dopo 6 ore arrivo nella stazione dei bus di Phnom Penh. Mi trovo a 4 km dall’ostello prenotato così decido di prendere un tuk tuk per 4$ che condivido con altri ragazzi.
 
L’ostello si chiama Aura Thematic Hostel; pago 4 $ in un dormitorio da 6 letti. La struttura è nuova e presenta anche un rooftop però non è un ambiente ideale per socializzare: la maggior parte della gente ha infatti la camera privata. Un ostello che consiglio è il Billabong: offre una piscina ed è pieno di backpackers. Io sono andata lì per farmi un bagno in piscina dato che in città non si respira per il caldo afoso e mi è davvero piaciuto l’ambiente. Un letto in dormitorio qui costa 5$.
 
Phnom Penh si trova all'incrocio tra i fiumi Mekong e Tonlé Sap. Era un centro importante sia per l'impero Khmer che per i colonialisti francesi. Sul suo lungofiume percorribile a piedi, fiancheggiato da parchi, ristoranti e bar, si trovano il Palazzo Reale, la Pagoda d'argento e il Museo Nazionale, che espongono manufatti provenienti da tutto il paese (l’ingresso per il Palazzo Reale e la Pagoda è di 10$ ed è consentita solo in alcuni orari e per il Museo è anche di 10 $). Non ho visitato nessuno dei due posti non trattandosi di due mie priorità e considerando i prezzi un po’ alti.
Il cuore della città è il massiccio mercato centrale in stile art decò. Qui si possono trovare vestiti, oggetti tecnologici e gioielli: merita sicuramente una visita.
 
Se si vuole conoscere un po’ di storia di questo popolo allora bisogna visitare la prigione S21 e Killing Fields. La prigione si trova in centro ed il costo d’ingresso è di 5$ o 8$ con audio guida che consiglio vivamente per capire al meglio quello che si vede.
 
Il Tuol Sleng Genocide Museum è una testimonianza del genocidio cambogiano. Nel 2009 l'UNESCO ha inserito il museo nell'Elenco delle Memorie del mondo.
Un tempo sede di una Scuola Superiore, l'edificio venne ribattezzato Ufficio di Sicurezza 21 (S-21) dal regime socialista dei Khmer Rossi, che lo utilizzarono dalla loro ascesa al potere nel 1975 alla loro caduta nel 1979. "Tuol Sleng" in lingua khmer significa "collina del mango selvatico"; nella sigla "S-21", S sta per Sala e 21 è il codice del Santébal, la Polizia di sicurezza. Recenti studi hanno rivelato che la S-21 era la punta dell'iceberg di un vasto sistema di prigioni.
Ho impiegato circa 2 ore per visitare il complesso ascoltando l’audio guida. È senza dubbio un ambiente triste; è possibile vedere i metodi che sono stati utilizzati per uccidere quasi 20,000 persone innocenti, crani, foto e vestiti di essi.
 
I Khmer Rossi volevano trasformare il Paese in una repubblica agraria socialista, fondata sulla politica del marxismo-leninismo e del maoismo. Per realizzare i loro obiettivi, i Khmer Rossi hanno svuotato le città e costretto i cambogiani a trasferirsi nei campi di lavoro nelle campagne, dove avvenivano le esecuzioni di massa, lavori forzati, maltrattamenti fisici, malnutrizione e malattie. Ciò ha provocato la morte di circa il 25 percento della popolazione totale della Cambogia.
 
Le persone percepite come oppositori venivano portate ai Campi di sterminio (Killing Fields), dove venivano giustiziate e sepolti in fosse comuni.
 
Killing Fields si trova a 20 km circa dal centro e lo si può raggiungere con un tuk tuk pagando dai 10$ ai 15$; mentre l’entrata è di 6$ con l’audio guida.
Per le proporzioni del fenomeno e l'impatto sulla popolazione complessiva, il genocidio in questione può essere considerato come un caso unico e senza precedenti nella storia dell'umanità.
 
Sono stati dei luoghi molto inquietanti da visitare ma senza dubbio interessanti per capire la potenza dell’essere umano e allo stesso tempo la nullità dei più deboli.
 
Consiglio di fermarsi a Phnom Penh per 2 giorni e se avete voglia di mangiare buon cibo vi consiglio il ristorante Sinan. Nei dintorni ce ne sono vari ma il cibo in questo ristorante è qualcosa di speciale e con prezzi che oscillano da 1$ (per la colazione) a 3,50$ per pranzo e cena.
 
Inoltre la capitale offre anche diversi centri commerciali e casinò. Io ne ho visitato uno incontrato per caso: “NagaWorld”. Qui ero con 2 miei amici e un autista del tuk tuk ci ha inviato ad entrare e ci ha offerto una birra dato che lui giocava. Una cosa che ci è sembrata molto strana è stata entrare vestiti in modo casual senza che nessuno ci bloccasse. Eh sì, si tratta proprio di un’altra realtà senz'altro interessante!
 
Se volete conoscere la zona con locali notturni allora vi consiglio di avere come punto di riferimento il ristorante Mr. Mediterranean e nei dintorni troverete diversi i locali come il reggae bar o altri. Non ve ne pentirete!
 

Richiesta informazioni


RICHIESTA.HOLETTOEACCETTOINFORMATIVA

Rishikesh: capitale mondiale dello yoga


Taj Mahal: la tomba più bella al mondo


Varanasi: una delle città più antiche del mondo


Il paesaggio magico nell'area di Ladakh


Da Manali a Spiti Valley



Marica&Sonia

Due instancabili viaggiatrici, con lo sguardo e i pensieri che vagano fuori dai confini del mondo.

CONTINUA A LEGGERE...