Varanasi: una delle città più antiche del mondo
 
Sonia
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25/08/2018
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Decido di prendere un treno da Delhi e di raggiungere Varanasi. Prendo il treno categoria 3A (con aria condizionata e con 4 letti nel mio scompartimento) che pago 1,500 rupees (18€ circa): è l’unica opzione che mi rimane dato che tutti gli altri vagoni sono pieni.
Sarei dovuta partire alle 14:03 da Delhi Cantt ma il treno parte con 3 ore di ritardo. Durante il viaggio un ragazzo mi dice che le ore di ritardo sono salite a ben 8! Mi rassegno e continuo a leggere il mio libro e ad ascoltare un po’ di musica. Menomale che sono nel vagone con aria condizionata!
Arrivo finalmente a Varanasi alle 13.30 dopo ben 20 ore di viaggio in treno.
Prendo un tuktuk per 150 rupees e mi dirigo verso l’ostello prenotato: HosteLaVie. Pago 229 rupees a notte in un dormitorio da 4 persone con ventilatore. Il bagno è in camera ma non c’è acqua calda. Con questo caldo umido direi che l’acqua fredda è l’unica cosa che può darmi un sollievo. La colazione è inclusa: pane con uova, banana e chai (tè indiano). Ed inoltre la posizione è molto centrale. Sono infine disponibili cucina e lavatrice ad uso gratuito.
Appena arrivo a Varanasi la prima cosa che noto è il traffico tremendo, un po’ il comune denominatore delle maggiori città indiane. Ciò nonostante, resta una città molto interessante.
Varanasi è infatti la Città Sacra degli Induisti. Ogni Induista, almeno una volta nella sua vita, deve essersi recato a Varanasi e qui deve immergersi nel sacro fiume Gange almeno da 5 diversi ghats ovvero delle rampe di scale in pietra che terminano all'interno dell'acqua del fiume. Ogni mattina all'alba, gli Indù iniziano a compiere dai ghats le proprie abluzioni. Il posto migliore per i turisti che vogliono assistere a queste cerimonie rituali è da una barca che risale il fiume.
Secondo l'induismo l'unico luogo della terra in cui gli dei permettono agli uomini di sfuggire al samsara, cioè all'eterno ciclo di morte e rinascita, è la riva occidentale del Gange a Varanasi, perciò nel corso dei secoli milioni e milioni di induisti sono venuti a morire qui.
Ed è sempre nel Gange di Varanasi che ogni Induista desidera che vengano sparse le proprie ceneri, perciò le pire per la cremazione ardono 24 ore su 24 ed ogni sera, al tramonto, i brahmini danzano tenendo in mano delle sculture di fuoco.
Luoghi da vedere:
-Manikarnika Ghat : posto dove avviene la cremazione 24 ore su 24.
-Dasaswamedh Ghat :ogni sera alle 18:30 c’è la cerimonia di devozione alla Dea Gange quindi al fiume.
-Tempio Kashi Vishwanath : é anche chiamato il “Golden Temple” o tempio d’oro. Qui per entrare occorre il passaporto e per ragioni di sicurezza bisogna lasciare qualsiasi cosa che si ha negli armadietti di fianco all’entrata per 50 rupees. Dopo aver effettuato i controlli e la registrazione, si può entrare nel tempio; ovviamente bisogna togliersi anche le scarpe. La visita può durare da mezz’ora a 1 ora massimo.
-Tempio Durga: chiamato anche il tempio delle scimmie dal momento che al suo interno ce ne sono moltissimi esemplari. Costruito nel XVIII secolo, presenta uno stile simile a molti templi del nord dell'India, con un'architettura colorata nei toni soprattutto del rosso e dell’oro.
Se avete tempo sufficiente, é interessante fare un giro nel campus universitario : Banaras Hindu University. Qui si trova anche un tempio: Vishwanath Temple.
Inoltre lungo il Gange, ma nelle stradine interne, ci sono vari mercati locali dove si possono comprare souvenir e cibo.
Nella lista dei locali nei quali sono stata ci sono :
-Bona Cafe: i prezzi variano dai 100 I 250 rupees per il cibo e si tratta di un ambiente molto carino.
-Brown Bread Bakery : qui ci sono diversi tipi di torta ma anche il cibo non è niente male e la sera alle 19:30 fanno live music. C’è una stanza con aria condizionata e una terrazza all’ultimo piano.
-Roma’s café :si trova nelle zona dell’università ed è un locale di livello un po’ più alto. Qui fanno degli ottimi cappuccini e si può anche mangiare. I prezzi sono leggermente più alti rispetto alla media.
-Chocolate Heaven: se avete voglia di torte al cioccolato o gelato.
Insomma sono rimasta a Varanasi 3 giorni e credo che siano sufficienti per vedere tutte le cerimonie e per rendersi conto di cosa succede in questa città sacra.
È davvero affascinante vedere tanta gente così credente. Per non parlare poi del rituale della cremazione del corpo, anche se devo dire che non è stato così toccante come immaginavo perché il corpo è coperto con dei vestiti e nessuno dei familiari piange per il defunto (è addirittura vietato piangere perché ciò rende più difficile che lo spirito raggiunga Nirvana).
Quando il corpo arriva al Ghat, per prima cosa viene lavato nel Gange, immergendolo fino alle ginocchia. Poi è adagiato sulla pira, con la testa a nord e i piedi a sud. Parte della legna viene posta sopra al corpo, che viene cosparso di polvere di legno di sandalo (per fare in modo che non emani cattivi odori), di burro chiarificatore e di qualche goccia di acqua del Gange. Il figlio maschio maggiore, che è la persona deputata a condurre il rito, compie cinque giri intorno alla pira e poi l’accende, a partire dai capelli (un addetto al tempio porta la fiaccola con il sacro fuoco eterno, che si dice bruci nel tempio da ca. 3000 anni). Quando la cremazione è terminata, si getta acqua per spegnere il fuoco e il figlio raccoglie le ceneri nell’urna, che poi devono essere restituite al Gange.
Il momento in cui le ceneri vengono sparse nel fiume e seguono la corrente per me é stato un momento di riflessione: è come se la persona, una volta defunta, svanisse insieme alle acque del fiume, come se non fosse mai esistita.
Ovviamente il tutto è molto costoso perche bisogna comprare la legna (la cui qualità varia a seconda del reddito della famiglia) e in più pagare per l’accensione con la fiamma eterna (una guida locale ci ha riferito che il prezzo varia dai 10,000 ai 15,000 rupees ossia tra 125 e 185 € che è una cifra ingente per un indiano medio).
Ci sono infine 5 casi in cui il corpo non può essere cremato: quando la donna è incinta, o si ha meno di 10 anni, si viene punti da un cobra, si è malati di lebbra o ancora se si fa parte della categoria dei santoni (holy man). In questi casi il corpo, coperto con un telo bianco, viene gettato direttamente nel fiume perché si pensa sia già puro.
Pertanto consiglio a chiunque programmi un viaggio in India di non perdersi Varanasi perché è davvero una città interessante dal punto di vista religioso e culturale. La si può infatti considerare la città della vita e della morte!