Mondulkiri e Ratanakiri: le due perle della Cambogia
 
Sonia
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03/05/2018
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Dopo aver visitato Kampong Cham (https://www.marsontheroad.com/it/destinazioni/91/alla-scoperta-di-kampong-cham), raggiungo la provincia di Mondulkiri dove prendo un minivan, pagando 8,75$ e dopo 5 ore arrivo a Sen Monorom.
Sen Monorom si trova ad un'altitudine di 800 metri; questo fa si che sia un po' più fresca di Phnom Penh e del resto della Cambogia soprattutto durante la notte.
La città si sta rapidamente sviluppando, così come l'industria del turismo. Non troverai una natura né intatta né incontaminata né gruppi etnici. È probabile che molti gruppi etnici vivano ancora nei villaggi limitrofi come hanno sempre fatto, ma anche questa realtà potrebbe finire presto se il l'industria turistica continua a crescere in modo negativo in quest’area.
Sen Monorom è inoltre sede del popolo Bunong e dei suoi elefanti. Molti sono i tour organizzati per visitare le varie aree protette con elefanti e foresta come per esempio Mondulkiri Project. Mondulkiri è anche sede di varie NGOs e molti sono i volontari che si dirigono qui per contribuire con il loro aiuto nella salvaguardia della natura.
Inoltre Mondulkiri significa “Incontro delle colline” infatti basta girarsi intorno e si è circondati da numerose colline che fanno sì che questo paesaggio sia affascinante.
Alloggio presso Phanyro Guesthouse, camera con bagno per 2 persone al prezzo di 8$. Si tratta di una struttura basica ma della quale non mi posso lamentare. Offre acqua calda e ventilatore.
Inizio a girare tra le varie Guesthouse e agenzie turistiche per chiedere informazioni riguardanti il trekking nella giungla. I prezzi per 2 giorni e una notte oscillano tra i 55$ e gli 80$ cambiando a seconda dei percorsi. Però c'è un problema: non essendoci altre persone interessate oltre a me, non posso fare il trekking in quanto c'è bisogno di un minimo di 2 persone. A inizio maggio infatti è iniziata la stagione delle piogge e pertanto i turisti scarseggiano.
Se volete comprare un po’ di frutta o stuzzicare qualcosa c'è sempre il mercato locale dove ho comprato dei buonissimi avocado che crescono proprio in questa zona.
La mattina successiva decido di noleggiare uno scooter al costo di 6$ e di esplorare la zona.
Dopo 1 ora circa raggiungo la famosa cascata Bousra.
La cascata Bousra si trova nel distretto di Pich Chenda a circa 43 chilometri a nord-est della città di Mondulkiri, Sen Monorom. Busra è considerata da molti la cascata più bella di Mondulkiri. La cascata è divisa in tre fasi:
-Primo stadio: la cascata è alta da 8 a 12 metri e larga 15 metri nella stagione delle piogge e da 10 a 15 metri di larghezza nella stagione secca.
-Secondo stadio: le cascata è di 15-20 metri di altezza e 20 di larghezza nella stagione delle piogge e di 18-25 metri di altezza e 13 di larghezza nella stagione secca. Il secondo stadio è a 150 metri dal primo stadio.
-Terzo stadio: la velocità della cascata è più veloce della seconda fase. Questo stadio non può essere raggiunto perché è nella fitta foresta. Non ci sono percorsi segnalati e la fauna selvatica abita la zona.
Molti locali visitano questo luogo e trascorrono varie ore facendo un picnic. Ci sono vari venditori di cibo, bibite e vestiti.
L’ingresso della cascata è di 2,50$ (più 0,25$ il parcheggio per lo scooter). L’acqua non è pulita quindi l’idea di farmi un bagno è venuta meno. Senza dubbio bel paesaggio.
Successivamente mi fermo a visitare una Piantagione di Caffè - “Coffee Plantation”. Qui mangio un Pancake khmer “Ban Chai” molto buono (esiste anche in Vietnam ma è diverso) con pollo e verdure (2,50$) e prendo un caffè tipico della zona Mondulkiri (2$) altrettanto buono.
Nel pomeriggio decido di andare ad esplorare il Villaggio Punong che ci trova a circa un’ora dalla città di Sen Monorom. Durante la strada si possono ammirare viste davvero mozzafiato. Questa zona, infatti, è caratterizzata dalla presenza di molti pini. La strada per arrivare al villaggio è sterrata quindi in caso di pioggia sarebbe meglio evitarla. In condizioni metereologiche normali, nonostante la strada non sia asfaltata, non si presentano grandi difficoltà nel guidare.
Qui ci sono varie casette in bambù, negozi e una scuola. Inoltre è possibile vedere anche tanti bufali per strada.
Il pomeriggio lo dedico alle viste panoramiche dall’alto - “view point”.
Dopo circa mezz'ora da Sen Monorom raggiungo il Sea Forest View point”. È così chiamato perché, vedendo la foresta in lontananza, sembra essere mare dal colore blu. Qui c'è una Guesthouse, un bar e un ristorante.
Successivamente vado a vedere il tramonto in un altro viewpoint che si trova 3 km prima di arrivare al Sea Forest View point. Sfumature e colori nel cielo stupefacenti ma questa volta anziché avere come base il mare, hanno la montagna.
Il giorno successivo mi dirigo nella provincia di Ratanakiri il cui nome significa “Montagna di Gioielli” (3 ore di minivan al prezzo di 7$).
Viaggiando a Ratanakiri, ciò che principalmente mi ha colpito è stata l'assoluta tranquillità, la diversa cultura etnica e la natura selvaggia. Pur essendo attraente, Ratanakiri è scarsamente abitata. Gli abitanti vivono tipicamente nei villaggi da 20 a 60 famiglie che vivono di agricoltura. Nonostante questa provincia sia una delle aree meno sviluppate in Cambogia, la Natura offre scenari davvero mozzafiato.
Alloggio presso la Family Home. Qui c'è la disponibilità di dormire in un dormitorio con 3 letti e bagno in camera per 3$ oppure in Bungalow privato per 6$ con bagno in camera e acqua calda. Consiglio questa struttura anche perché si respira aria familiare. Il proprietario è disponibile e gentile e ha sempre storie da raccontare. Organizza anche una “cena in famiglia” tutte le sere con gli ospiti; pagando solo 2,50$ si ha l’occasione di socializzare con altre persone, di gustare un buon cibo e di sentirsi sazi dopo aver finito di mangiare.
Anche qui noleggio uno scooter al costo di 6$ e mi dirigo verso due cascate Kachong (prezzo d'ingresso 0,50$) e Katieng (prezzo d'ingresso 1$) che distano da Banlung (capitale della provincia) solo mezz'ora.
Successivamente visito il famoso lago “Yak Lom crater Lake” (prezzo d'ingresso 2$) - 6 km da Banlung.
La formazione di questo lago è stata causata dall'eruzione vulcanica quasi 4000 anni fa. Il lago stesso è molto affascinante e pittoresco nel mezzo di una montagna. È ideale per fare un picnic, nuotare o semplicemente fare una dolce passeggiata. Molti amanti della natura amano trascorrere il tempo qui rilassandosi in questo lago che mantiene ancora il suo fascino primitivo.
Gli abitanti originari della zona sono i popoli delle tribù Khmer Leu i quali hanno sempre riconosciuto il lago come un luogo sacro, sede degli spiriti della terra, dell'acqua e della foresta. Qui gli spiriti interagiscono con gli umani e, secondo la leggenda locale del lago Yeak Laom, qui vivono esseri spirituali.
Le foreste circostanti della zona sono anche dette “la casa degli spiriti” e quindi non possono essere tagliate. Questo aiuta a spiegare perché la gente della tribù delle colline - Tribe hills - ci tiene fortemente a proteggere l'area.
Mi trovo qui con il mio amico Luis quando all’improvviso inizia a piovere molto, così dei locali, che offrono un servizio fotografico alla gente che visita il lago, iniziano a chiamarmi per ripararmi sotto un ombrellone. Ed è qui che comincia il divertimento: iniziano ad offrirci cibo e birre. Man mano arrivano dei loro amici che ci salutano e ci sorridono. Iniziano le foto di gruppo e i vari “Cin Cin” prima di far un sorso di birra. Che dire?! Questi momenti sono semplicemente unici! Inoltre un fotografo mi stampa e mi plastifica anche una foto di gruppo. Persone fantastiche!
Il giorno successivo, non potendo fare il trekking nel Parco Nazionale Virachey (anche qui come in Mondulkiri perché non c'è abbastanza gente), prendo lo scooter e mi dirigo verso la cittadina di Veng Sai a soli 30 km ma essendo ¾ della strada sterrata ci impiego 1 ora e mezza per arrivarci. Qui trovo zero turisti e un mercato locale lungo il fiume dove compro della frutta. Lungo la strada per arrivare in questo paesino ci sono vari villaggi etnici come per esempio quello dei Jarai. La religione tradizionale dei Jarai è l’animismo. Credono che oggetti, luoghi e creature possiedano qualità spirituali distintive. Attenzione perché non sempre si può entrare in questi villaggi. A volte succede che per la morte di qualcuno stiano sacrificando un bufalo e se una persona estranea entra nel villaggio rompe l’atmosfera e poi si è costretti a pagare per il bufalo (cosa successa ad alcuni turisti). Fate anche attenzione a toccare delle piante. Alcune tribù credono infatti che in piante di banano per esempio o in altri tipi di alberi siano vissuti dagli spiriti.
In definitiva, come dice anche il suo nome, Ratanakiri è "un luogo di gemme" che può riferirsi alle meravigliose montagne, al lago, alle cascate affascinanti, alla giungla lussureggiante e alla gente tanto amabile che la popola.
P.S. per quanto riguarda ristoranti non ho molto da consigliarvi in quanto la maggior parte di essi sono locali e i sapori sono simili ovunque. A Ratanakiri consiglio il Coconut shake Restaurant dove appunto ho bevuto un coconut shake buonissimo, mai bevuto prima.
Posso confidarvi che sono contenta di aver visto queste due ultime perle della Cambogia anche se esprimo la mia preferenza per Mondulkiri dal punto di vista paesaggistico: le sue numerose colline la rendono incantevole.