Le piantagioni di pepe di Kampot
 
Sonia
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29/04/2018
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Da Otres Beach prendo un minivan pagato 6$ e mi dirigo verso Kampot con Luis (un mio amico) e Javier (ragazzo spagnolo incontrato qui in Cambogia). In totale sono 2 ore di viaggio.
Kampot è una città sul fiume Pruek Tuek Chhu nel sud della Cambogia. È nota per le sue piantagioni di pepe e i campi di sale. Molti edifici di questa città risalgono al periodo coloniale. Molto carina è la zona del lungo fiume con varie barche che fungono da ristoranti e bar.
Noi alloggiamo presso il Mad Monkey Hostel pagando 6$ a notte. L’ostello è molto bello, camera con 10 letti e 2 bagni in camera. Offre anche una piscina e un ristorante. Si trova a 1,5 km dal centro. Lo consiglio.
Il primo giorno camminiamo per le stradine del centro. Attraversiamo vari mercati, negozi e molte rotonde (tra la più famosa c'è quella con un Durian gigante: una frutta molto comune qui).
Nel pomeriggio prendiamo un caffè presso Epic Arts Cafe, un bar che lavora con una comunità di ragazzi con vari handicap come per esempio muti o sordi (squisita la cheesecake).
Passiamo il resto del pomeriggio invece in piscina del nostro ostello: giornata relax.
Il giorno successivo noleggiamo uno scooter presso Elephant Guesthouse per 4$ ed esploriamo i dintorni di Kampot.
La prima cosa che visitiamo sono le grotte Phnom Chhngok pagando l’ingresso 1$. Risultato della visita: niente di speciale.
Dopo un'ora di scooter raggiungiamo il Secret Lake e successivamente “La Plantation” un’azienda di pepe. Facciamo un tour gratuito e proviamo vari tipi di pepe. Il loro best seller è il salty pepper : pepe salato. È davvero buono. Poi camminiamo per le piantagioni. Qui vediamo molte signore che lavorano selezionando il pepe (è un lavoraccio!). In totale lavorano circa 60 dipendenti che vivono negli alloggi qui presenti. Essi ottengono alloggio e cibo gratuito e un salario di 120$ circa al mese, in linea con lo stipendio medio della popolazione in Cambogia.
Successivamente proseguiamo per il parco nazionale di Preah Monivong Bokor che si trova a ovest di Kampot. Esso ha un clima fresco con foreste, cascate e fauna selvatica. Dopo 1 ora raggiungiamo il grande Buddha con una vista panoramica. Dall’alto si può vedere nel mare l’isola vietnamite Phu Quoc.
Proseguiamo fino a raggiungere la Bokor Hill Station dove sono presenti un Hotel e un casinò costruito ovviamente da cinesi. Guardiamo il tramonto e ritorniamo in città.
Il giorno successivo decidiamo di visitare Kep. Essa si trova a 30 km circa da Kampot.
Kep è una provincia costiera nel sud della Cambogia, nota per i suoi frutti di mare e le isole tropicali. La rilassata capitale della provincia di Kep, o Krong Kaeb, ha ampie strade con ville fatiscenti che ricordano la sua antica gloria di città coloniale francese. Kep Beach ha acque tranquille, mentre i venditori si affacciano sul lungomare presso il vicino mercato del granchio - “Crab Market” (qui ho mangiato dei buonissimi gamberi e calamari -1,5 kg per 3 persone pagati 13$ e ce li hanno anche cucinati).
Poi abbiamo esplorato il Kep National Park facendo un trekking di 8 km; prevediamo di concluderlo in massimo 2 ore ma ce ne impieghiamo 4 (il motivo: persi ancora una volta nella foresta!). Esperienza divertente ma per fortuna non ero sola. Il percorso è segnalato fino ad un certo punto. Se raggiungete la Sunset Rock poi bisogna proseguire per un sentiero in discesa vicino al Buddha.
Ritornando a Kampot, consiglio i seguenti ristoranti: Aroma (ristorante libanese dove si può assaggiare una buonissima hummus wrap), Ciao (Italian street food – dove degustare pizza e i ravioli) e Ecran Noodle (ristorante di cucina khmer).
Inoltre, se mentre visitate Kampot volete scoprire la vita notturna, vi consiglio di andare il venerdì sera al locale “Banyan Tree”. Si trova vicino al fiume, c'è una pista per ballare ed è il punto di ritrovo di tutti gli ostelli.
Insomma è stato davvero interessante visitare Kampot e i suoi dintorni; mi ha dato una visione generale di come la gente locale vive realmente. Lo consiglio se avete abbastanza giorni da spendere in Cambogia.Da Otres Beach prendo un minivan pagato 6$ e mi dirigo verso Kampot con Luis (un mio amico) e Javier (ragazzo spagnolo incontrato qui in Cambogia). In totale sono 2 ore di viaggio.
Kampot è una città sul fiume Pruek Tuek Chhu nel sud della Cambogia. È nota per le sue piantagioni di pepe e i campi di sale. Molti edifici di questa città risalgono al periodo coloniale. Molto carina è la zona del lungo fiume con varie barche che fungono da ristoranti e bar.
Noi alloggiamo presso il Mad Monkey Hostel pagando 6$ a notte. L’ostello è molto bello, camera con 10 letti e 2 bagni in camera. Offre anche una piscina e un ristorante. Si trova a 1,5 km dal centro. Lo consiglio.
Il primo giorno camminiamo per le stradine del centro. Attraversiamo vari mercati, negozi e molte rotonde (tra la più famosa c'è quella con un Durian gigante: una frutta molto comune qui).
Nel pomeriggio prendiamo un caffè presso Epic Arts Cafe, un bar che lavora con una comunità di ragazzi con vari handicap come per esempio muti o sordi (squisita la cheesecake).
Passiamo il resto del pomeriggio invece in piscina del nostro ostello: giornata relax.
Il giorno successivo noleggiamo uno scooter presso Elephant Guesthouse per 4$ ed esploriamo i dintorni di Kampot.
La prima cosa che visitiamo sono le grotte Phnom Chhngok pagando l’ingresso 1$. Risultato della visita: niente di speciale.
Dopo un'ora di scooter raggiungiamo il Secret Lake e successivamente “La Plantation” un’azienda di pepe. Facciamo un tour gratuito e proviamo vari tipi di pepe. Il loro best seller è il salty pepper : pepe salato. È davvero buono. Poi camminiamo per le piantagioni. Qui vediamo molte signore che lavorano selezionando il pepe (è un lavoraccio!). In totale lavorano circa 60 dipendenti che vivono negli alloggi qui presenti. Essi ottengono alloggio e cibo gratuito e un salario di 120$ circa al mese, in linea con lo stipendio medio della popolazione in Cambogia.
Successivamente proseguiamo per il parco nazionale di Preah Monivong Bokor che si trova a ovest di Kampot. Esso ha un clima fresco con foreste, cascate e fauna selvatica. Dopo 1 ora raggiungiamo il grande Buddha con una vista panoramica. Dall’alto si può vedere nel mare l’isola vietnamite Phu Quoc.
Proseguiamo fino a raggiungere la Bokor Hill Station dove sono presenti un Hotel e un casinò costruito ovviamente da cinesi. Guardiamo il tramonto e ritorniamo in città.
Il giorno successivo decidiamo di visitare Kep. Essa si trova a 30 km circa da Kampot.
Kep è una provincia costiera nel sud della Cambogia, nota per i suoi frutti di mare e le isole tropicali. La rilassata capitale della provincia di Kep, o Krong Kaeb, ha ampie strade con ville fatiscenti che ricordano la sua antica gloria di città coloniale francese. Kep Beach ha acque tranquille, mentre i venditori si affacciano sul lungomare presso il vicino mercato del granchio - “Crab Market” (qui ho mangiato dei buonissimi gamberi e calamari -1,5 kg per 3 persone pagati 13$ e ce li hanno anche cucinati).
Poi abbiamo esplorato il Kep National Park facendo un trekking di 8 km; prevediamo di concluderlo in massimo 2 ore ma ce ne impieghiamo 4 (il motivo: persi ancora una volta nella foresta!). Esperienza divertente ma per fortuna non ero sola. Il percorso è segnalato fino ad un certo punto. Se raggiungete la Sunset Rock poi bisogna proseguire per un sentiero in discesa vicino al Buddha.
Ritornando a Kampot, consiglio i seguenti ristoranti: Aroma (ristorante libanese dove si può assaggiare una buonissima hummus wrap), Ciao (Italian street food – dove degustare pizza e i ravioli) e Ecran Noodle (ristorante di cucina khmer).
Inoltre, se mentre visitate Kampot volete scoprire la vita notturna, vi consiglio di andare il venerdì sera al locale “Banyan Tree”. Si trova vicino al fiume, c'è una pista per ballare ed è il punto di ritrovo di tutti gli ostelli.
Insomma è stato davvero interessante visitare Kampot e i suoi dintorni; mi ha dato una visione generale di come la gente locale vive realmente. Lo consiglio se avete abbastanza giorni da spendere in Cambogia.