Il paradiso in terra: Angkor Wat
 
Sonia
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13/04/2018
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Dopo 11 ore trascorse tra lo stare nel bus o in attesa dei bus, arrivo finalmente in Cambogia. Attraversare il confine non è stato difficile. All’uscita del Laos ho pagato 2$ per il timbro d’uscita seppur non sapendo per quale ragione.
Arrivo con un minivan al confine. Prendo lo zaino e mi reco agli sportelli. Servono una foto e 35 $. Una volta ottenuto il visto per 31 giorni ed il timbro d’ingresso in Cambogia, aspetto il bus che ci porta a Krong Stung Treng dove veniamo divisi a seconda della destinazione.
Arrivo a Siem Reap alle 19 circa. Prendo un tuk tuk al costo di 2 $ per andare in ostello prenotato “Oops Hostel”. L’ostello è molto carino, nuovo, con rooftop e posizione ottima : vicino al mercato notturno e vicino a pub e ristoranti, ossia a 2 min. dalla cosiddetta “Pubs street”. Pago 3,50$ a notte, quasi 3€. Ottimo prezzo per un dormitorio da 10 persone.
La mattina successiva noleggio una bici al costo di 2$ e mi reco all’ufficio per comprare il biglietto per andare a visitare il complesso dei templi di Angkor. Attenzione perché la biglietteria non è vicina ai templi ma si trova all’ Angkor Park - indirizzo: Street 60, Krong Siem Reap.
I prezzi d'ingresso hanno subito un aumento dal 1.02.2017 e variano a seconda dei giorni:
Biglietto Prezzo vecchio Prezzo Nuovo
1 Giorno 20 $ 37 $
3 Giorni 40 $ 62 $
7 Giorni 60 $ 72 $
Ho deciso di comprare l’entrata per 3 giorni perché i templi da visitare sono veramente tanti e in più dal 14 al 16 Aprile verrà celebrato l’anno nuovo Khmer ed organizzano varie attività in quest’area. (https://www.marsontheroad.com/en/destinazioni/97/il-capodanno-cambogiano )
Dal centro di Siem Reap ad Angkor Wat sono 7 km. Inizio il tour con il mio amico Luis. Decidiamo di prendere una guida per capire un po’ di più riguardo la storia di questa terra. Dopo aver contattato riusciamo ad ottenere una guida per 6$, 1 ora e mezza di tour.
Angkor Wat, il più grande monumento del gruppo Angkor ed il meglio conservato, è un capolavoro architettonico. La sua perfezione nella composizione, l'equilibrio, le proporzioni, i rilievi e la scultura ne fanno uno dei monumenti più belli al mondo.
Wat è il nome khmer del tempio, che fu probabilmente aggiunto ad "Angkor" quando divenne un monumento buddista Theravada, molto probabilmente nel sedicesimo secolo. Dopo il 1432, quando la capitale si trasferì a Phnom Penh, Angkor Wat fu curata dai monaci buddisti.
Si pensa che Angkor Wat sia stato un tempio funerario per il re Suryavarman II e orientato a ovest per conformarsi al simbolismo tra il tramonto e la morte. I bassorilievi, progettati per la visualizzazione da sinistra a destra nell'ordine del rituale funebre indù, supportano questa funzione.
Molto soddisfatta della guida e del Tempio. Veramente un capolavoro e la bellezza è unica. Resterei ad osservarlo per ore e ore.
Sono ormai le 15 così dopo aver preso un cocco fresco, data la temperatura che raggiunge i 34 gradi, ci dirigiamo per vedere il tramonto al tempio Phnom Bakheng.
Phnom Bakheng è un tempio indù e buddista e ha forma di un tempio di montagna rappresentando il monte Meru (casa degli Dei dell’induismo).
Dedicato a Shiva, fu costruito alla fine del IX secolo, durante il regno di re Yasovarman (889-910). Situato in cima a una collina, è oggi un popolare luogo turistico per le viste al tramonto del tempio molto più grande, Angkor Wat, che si trova nella giungla a circa 1,5 km a sud-est.
Molti sono i visitatori che lo raggiungono infatti c'è persino una fila per vedere il tramonto dal tempio ma noi decidiamo di vederlo direttamente da uno dei punti di vista. Devo dire che sono stata alquanto fortunata perché il tramonto è stato fantastico. Il cielo ha assunto dei colori con varie sfumature dall’arancione al rosso.
Il giorno successivo proseguiamo con il tour però questa volta noleggiamo uno scooter per 10$ dato che i templi sono tanti e la distanza aumenta. E poi pedalare sotto questo sole non è proprio facile.
Successivamente visitiamo Angkor Thom.
Angkor Thom (letteralmente: "Città Grande"), era l'ultima e più duratura capitale dell'impero Khmer. È stata istituita nel tardo XII secolo dal re Jayavarman VII. Si estende su un'area di 9 km², al cui interno si trovano diversi monumenti delle epoche precedenti e quelli stabiliti da Jayavarman e i suoi successori. Al centro della città si trova il tempio di stato di Jayavarman, il Bayon, con gli altri importanti siti raggruppati intorno alla Piazza della Vittoria immediatamente a nord.
Bayon ha catturato la mia attenzione. La sua caratteristica più distintiva è la moltitudine di facce di pietra serene e sorridenti sulle numerose torri che sporgono dalla terrazza superiore e si raggruppano attorno al suo picco centrale. È stato descritto come "l'espressione più eclatante dello stile barocco" dell'architettura Khmer, in contrasto con lo stile classico di Angkor Wat.
Completato il cerchio con i templi principali ora è la volta del cerchio più grande con 12 templi.
Tra quelli che mi hanno colpito ci sono:
- Ta Prohm: a differenza della maggior parte dei templi angkoriani, Ta Prohm si trova nelle stesse condizioni in cui è stato trovato: la combinazione fotogenica e atmosferica degli alberi che crescono fuori dalle rovine e dai dintorni della giungla ne ha fatto uno dei templi più popolari tra i visitatori di Angkor.
Nel 1992 è stato inserito nella lista dell'UNESCO come patrimonio mondiale.
Famoso è anche il Tomb Raider tree dove è stato girato il film con Angelina Jolie.
Altri templi che consiglio di non perdere sono Preah Khan, Ta Som, Neak Poan, East Mebon e Pre Rup da dove si può vedere il tramonto.
P.S Assolutamente da non perdere è l’alba ad Angkor Wat. Bisogna svegliarsi per le 4:30 in modo tale da partire per le 5 ed arrivare in tempo per non perdersi nessuna sfumatura del cielo con il sorgere del sole. Bellissimo!
Sono stati 2 giorni molto intensi. Ho visitato molti templi ed il caldo sicuramente non è stato d’aiuto. Ma sono molto soddisfatta e felice di aver visitato la capitale dei templi dell’Asia ed epicentro dell'impero Khmer, definita anche come il “paradiso in terra”.